19 Maggio 2012
A Torino e Firenze Rete Genitori Rainbow ha partecipato attivamente alla campagna di LUSH e FRAME DIMMI DI SI
A Firenze Fabrizio Paoletti, copresidente di RGR ha svolto il ruolo di officiante e ha accolto le promesse di Amore delle cinque coppie presenti.
A Torino Alessandro Ozimo ha parlato diffusamente di RGR e Valentina Violino e Roberta Martini hanno confermato la loro promessa d’Amore nell’occasione del decennale della loro relazione assieme alle loro figlie; insieme a loro le nostre socie Stefania e Carole ed altre sette coppie.
Di Seguito la Galleria immagini ( Foto a Firenze di Fabrizio Paoletti ed Elvis Paggetti )
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Foto di Delia Gianti a Torino
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Il discorso di Fabrizio Paoletti a Firenze
” Ringrazio LUSH Italia e Frame per l’opportunità concessa a noi tutti di esser qui a testimoniare questo evento
Rete Genitori Rainbow è una associazione di volontariato che offre servizi di sostegno e supporto alle persone omosessuali e trans che diventano consapevoli del loro vero orientamento sessuale o della loro appartenenza e identità di genere una volta che sono divenuti genitori in una relazione di tipo eterosessuale.
Supporto e sostegno sono necessari per questi genitori che si trovano a dover fare i conti con una realtà interiore nuova che li costringe a ricollocare la loro progettualità di vita in una dimensione diversa: quella dell’essere omosessuale e trans che è stata da loro fino allora vista con gli occhi del mondo eterosessuale in un modo stereotipo e condizionata dai pregiudizi. L’omofobia assorbita dall’ambiente familiare e sociale ci ha spinto a nascondere a noi stessi e a non esplorare diverse possibilità. I nostri expartner e i nostri figli e i nostri familiari più stretti sono spesso anche loro condizionati ed omofobi e i passaggi per trasformare le nostre vite e restituirgli senso e pienezza sono spesso ostacolati dalle persone che più ci sono vicine. Si è celebrata due giorni fa la giornata mondiale contro l’omofobia, ed è la lotta all’omofobia una delle principali battaglie della nostra associazione, che noi genitori ci troviamo ad affrontare quotidianemente con i nostri familiari, con le famiglie degli amici dei nostri figli, con i nostri amici e colleghi.
Oggi siamo qui per celebrare delle promesse di matrimonio, come ha affermato due giorni fa Cecilia Guerra sottosegretario alle pari opportunità dell’attuale governo, la differenza di trattamento della norma è la prima causa dell’omofobia, è pura omofobia. Non è accettabile che noi cittadini siamo diversi per legge, non abbiamo gli stessi diritti, non abbiamo tutela perché il nostro orientamento sessuale è minoritario e non considerato. Sta a noi omosessuali e trans però l’azione di rivendicazione di questi diritti e del riconoscimento delle nostre vite, e questo lo possiamo fare sopratutto nel nostro quotidiano, con le nostre vite, affermando e non nascondendo, ponendo agli altri il problema di ripensare quello che è veramente l’orientamento sessuale e mettere in crisi i pregiudizi che facilmente assorbiti condizionano i pensieri e le menti di troppe persone.
Io sono qui come testimone oggi delle vostre promesse d’amore, io che mi sono potuto sposare con una donna quando ho ripudiato la mia vera interiorità, oggi non posso sposarmi civilmente quando il sentimento oggi che provo per il mio compagno è più profondo vero e interiormente fondato, oggi io non ho accesso all’adozione, non mi è attribuito la possibilità di avere figli quando una figlia io la ho legittimamente insieme alla mia ex partner, non mi è riconosciuto di poter adottare né come coppia omosessuale, né come single. Ecco questi sono i paradossi, le contraddizioni e le ingiustizie che regolano la nostra società. Oggi siamo qui per gridarle ad alta voce affermando qui con queste coppie di promessi sposi, le loro promesse di Amore.”