2 Settembre 2013
Chiediamo al governo italiano di prendere una posizione chiara ed esplicita contro la continua violazione dei diritti umani in Russia durante il G20 che si terrà a San Pietroburgo i prossimi 5 e 6 settembre.
La legge contro la cosiddetta “propaganda di rapporti sessuali non tradizionali” tra i minori è l’esempio più eclatante di come in Russia si stiano mettendo a a repentaglio non solo i diritti delle persone LGBTI, ma la fondamentale libertà d’espressione di tutti i cittadini russi. Altri esempi sono la legge sui cosiddetti “agenti stranieri” – che ha colpito varie associazioni che si occupano di diritti umani in genere e anche associazioni culturali -, la legge Dima Yakovlev – che introduce il divieto per i cittadini americani di adottare bambini russi e di finanziare l’attività “politica” delle ONG russe, una legge che impone restrizioni all’utilizzo di Internet dando al governo la possibilità di chiudere un sito web che pubblichi materiale contrario alla morale pubblica, una legge penale che estende la definizione di tradimento sino a poter includere le attività internazionali di advocacy a favore dei diritti umani e altre leggi che limitano gravemente la libertà d’assemblea e d’associazione. Nel complesso fa impressione che si stiano reintroducendo repressioni alle libertà che erano presenti nel sistema dittatoriale sovietico.
Rita De Santis – AGEDO
Flavio Romani – Arcigay
Paola Brandolini – ArciLesbica
Yuri Guaiana – Associazioni Radicale Certi Diritti
Aurelio Mancuso – Equality Italia
Giuseppina La Delfa – Famiglie Arcobaleno
Cecilia D’Avos e Fabrizio Paoletti – Rete genitori Rainbow