Corde per saltare: Esperienze di genitori trans in Europa e Asia Centrale

1 Settembre 2023

Pubblichiamo la traduzione nata per volontà del gruppo di auto mutuo aiuto per genitori trans* di RGR del rapporto Jumping ropes: Experiences of trans parents in Europe & Central Asia che TGEU ha pubblicato nel 2022. Un sentito ringraziamento a Jasmine Piattelli e Luka Ceraolo per la traduzione del rapporto.

Questo rapporto intende far luce sulle difficoltà che devono affrontare i genitori trans, che spesso passano inosservate. Condividendo le loro storie, TGEU vuole rafforzare la voce delle persone trans. La disinformazione sulle persone trans è sempre più diffusa e colpisce in particolare i gruppi vulnerabili, come le persone trans che si prendono cura dei bambini.

Questo rapporto ha anche lo scopo di supportare la Commissione Europea, il Consiglio d’Europa e i governi in Europa e in Asia centrale nella loro comprensione della transgenitorialità e degli ostacoli che i genitori trans devono affrontare nelle due regioni. TGEU ritiene che le testimonianze condivise in questo rapporto possano anche contribuire al lavoro della Commissione e degli Stati membri dell’UE, nei loro sforzi per attuare la strategia dell’UE per l’uguaglianza LGBTIQ, anche nell’area del riconoscimento legale del genere (LGR). Possono anche essere utili per altri stati che stanno avviando la LGR, i diritti riproduttivi o la riforma del diritto di famiglia. Il rapporto è diviso in due parti: nella prima parte sono riportate le testimonianze di genitori trans che vivono in Europa e in Asia centrale sugli ostacoli che devono affrontare per accedere ai propri diritti. La seconda parte spiega come queste barriere incidono sulla vita degli stessi genitori. Risultati principali: Le persone trans in Europa e in Asia centrale, che vogliono diventare genitori o hanno già un ruolo genitoriale, devono affrontare un’ampia gamma di barriere. Alcune persone trans sono costrette a fare una scelta impossibile tra diventare genitori biologici o vedere riconosciuta legalmente la propria identità di genere. Procedure legali di riconoscimento del genere complesse o inesistenti possono portare alla discriminazione contro i genitori trans e i loro figli. Anche i documenti di parentela (certificati di nascita, passaporti, documenti di adozione, ecc.) che non vengono modificati automaticamente in seguito al cambio di genere e/o nome di un genitore, possono portare alla discriminazione dei genitori trans e dei/lle loro figl* nella loro vita quotidiana. I crescenti sentimenti anti-trans hanno reso la vita più difficile ad alcuni genitori trans e ai/alle loro figl*. Il diritto alla vita privata e familiare di alcuni genitori trans e dei/delle loro figl* viene regolarmente violato. I genitori trans che sono cittadini extra-UE potrebbero incontrare ulteriori ostacoli. L’attuale assetto della maggior parte dei sistemi giuridici in Europa e Asia viola il principio dell’interesse superiore del minore. Per paura di essere discriminati, alcuni genitori trans nascondono il loro status. Molti genitori trans sopportano oneri emotivi, sociali e finanziari eccessivi come conseguenza di un sistema che li ignora. I genitori trans possono avere paura di essere interrogati, molestati o addirittura privati dei diritti genitoriali a causa del loro essere trans. Per questo si raccomanda ai governi nazionali: Di garantire che le leggi e i regolamenti nel campo dei diritti familiari includano e tutelino i genitori trans e i loro figli/e. Di mettere in atto una legislazione antidiscriminatoria che si estenda a tutti gli ambiti della vita e includa l’identità e l’espressione di genere come motivi protetti. Di abolire leggi e regolamenti abusivi che impongono alle persone trans di sottoporsi a interventi medici obbligatori. Di mettere in atto leggi e procedure legali per il riconoscimento del genere che siano rapide, facili e accessibili; e che si basino esclusivamente sull’autodeterminazione. Di qarantire che i documenti di parentela, come certificati di nascita, documenti di adozione, Carte d’identità, passaporti e altri documenti riconoscono i genitori trans con il loro nome corretto e il loro genere legale. Di garantire che i documenti di parentela mantengano riservata la storia di genere di una persona e forniscano ai genitori la possibilità di scegliere titoli neutri rispetto al genere. Raccomandazioni alla Commissione europea:Sostenere gli Stati membri nel mettere in atto leggi e procedure per il riconoscimento legale del genere che siano rapide, facili e accessibili; basato esclusivamente sull’autodeterminazione; fornire opzioni di marcatori di genere per le persone non binarie; ed estendere il riconoscimento del genere alla genitorialità. Esplorare possibili misure a sostegno del riconoscimento reciproco dei documenti di stato civile e, di conseguenza, delle decisioni sul riconoscimento giuridico. Esplorare possibili misure per sostenere il riconoscimento reciproco delle unioni (matrimoni, etc) tra Stati membri, al fine di garantire l’inclusione dei partner dello stesso sesso e dei partner trans. Proporre un’iniziativa legislativa orizzontale sul riconoscimento reciproco della genitorialità tra gli Stati membri che includa misure specifiche per facilitare il riconoscimento dei genitori trans nel loro genere legale. Garantire che le linee guida riviste dell’UE sulla libera circolazione includano nel loro ambito di applicazione i genitori trans, i loro coniugi, i partner e i/le bambini/e. Promuovere lo scambio di migliori pratiche tra gli Stati membri per garantire il diritto alla libera circolazione dei genitori trans e dei loro figli e fornire dati affidabili e comparabili con il supporto dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (FRA).

Articoli correlati: