6 Febbraio 2011
IL LIBRO DI TOMMI
Manuale educativo e didattico su scuola e omogenitorialità
di Giuliana Beppato e Maria Tina Scarano
“Negli ultimi anni in Italia si è assistito ad una crescita esponenziale di bambini e bambine nati e/o cresciuti in famiglie omogenitoriali (famiglie con uno o più genitori omosessuali). Dagli sporadici casi che faceva- no scalpore sui giornali dieci, quindici anni fa, oggi un numero sempre crescente di coppie omosessuali, o singoli omosessuali, decide consapevolmente di diventare genitore. Aumentano anche le esperienze di chi, scoprendo la propria omosessualità dopo essere diventato genitore all’interno di una relazione eterosessuale, decide di formare una nuova coppia che diventa una realtà familiare allargata anche per i propri figli.
La scuola è il primo luogo di incontro istituzionale che si è confrontato con queste nuove realtà. Il libro di Tommi descrive questo incontro partendo dall’esperienza dei protagonisti (bambini, genitori e insegnanti) che raccontano i momenti non previsti che provocano imbarazzi stereotipati, criticità, mancanza di proposte didattiche adeguate alle realtà presenti in classe.
Queste difficoltà non sono dovute ad una diversità dei bambini nati in contesti omogenitoriali quanto piuttosto ad un approccio educativo-didattico spesso ancora legato ad un modello tradizionale di famiglia che in realtà da tempo è mutato. La famiglia omogenitoriale è solo uno dei tanti modi di “fare famiglia”: pensiamo ai bambini che vivono in famiglie ricomposte, ai bambini provenienti da altre parti del mondo, ai bambini adottati o in affidamento.“La scuola è il luogo dell’accoglienza, dell’apertura e della solidarietà in cui quotidianamente si vive e si sperimenta, per tale motivo dovrebbe rispettare i suoi caratteri d’inclusività e garantire il pieno diritto d’appartenenza ed inserimento nella comunità scolastica ai figli di qualunque famiglia.”
1 La normativa in materia già da tempo ha recepito tali cambiamenti sociali e famigliari e ha dato delle indicazioni al riguardo, ad esempio il Decreto ministeriale del 3 giugno 1991 “Orientamento dell’attività educativa nelle scuole materne statali” precisa che “… la scuola dell’infanzia accoglie e interpreta la complessità dell’esperienza vitale dei bambini e ne tiene conto nella sua progettualità educativa in modo da svolge- re una funzione di filtro, arricchimento e valorizzazione dell’esperienza extra scolastica allo scopo di soste- nere il sorgere e lo sviluppo di capacità di critica, di autonomia del comportamento e di difesa dai condizionamenti.”
Nella realtà della pratica quotidiana spesso però le insegnanti segnalano la propria impreparazione di fronte a situazioni differenti dalla norma presunta e la mancanza di risposte adeguate. Il libro di Tommi si propone come strumento di riflessione operativa, la finalità è quella di fornire una con scenza dei contesti di crescita dei bambini con famiglie omogenitoriali, offrire indicazioni su come facilitare la comunicazione tra scuola e famiglia, favorire l’inserimento dei bambini nel contesto classe, proposte per una didattica che tenga conto della pluralità delle situazioni familiari da cui i bambini provengono, prevenire gli “imbarazzismi”2 che si creano in alcune situazioni proponendo modalità di approccio, non certo esaustive ma di stimolo ed esempio.
Il libro si articola in due parti. Nella prima parte aneddoti accompagnati dal fumetto prendono per mano il lettore alla scoperta delle somiglianze e delle differenze del vivere la scuola da parte di un bambino che viene da un contesto omogenitoriale e delle difficoltà, ma anche delle risorse (risposte originali), che le insegnanti sanno mettere in campo per svolgere al meglio il loro ruolo di educatrici. Il testo vuole far riflettere sulle pratiche di inclusione delle differenze e propone “buone prassi”, utili non solo ai bambini figli di genitori omosessuali.
Nella seconda parte seguono approfondimenti tematici.
- Chiara Bertone, docente di sociologia, affronta l’argomento della genitorialità omosessuale nell’ambito dei nuovi modelli di famiglia, aspetto questo da tenere sempre in considerazione al fine di prevedere programmi didattici che tengano conto dei mutamenti sociali e familiari in atto.
- Fabrizio Paoletti, già vicepresidente dell’associazione “Famiglie Arcobaleno”, descrive la complessità delle dinamiche familiari nelle situazioni di separazione in cui uno dei genitori è omosessuale, in particolare gli aspetti relazionali tra adulti e figli.
- Giuliana Beppato, psicologa psicoterapeuta, e Maria Tina Scarano, assistente sociale, partendo dalla situazione europea in merito al riconoscimento delle famiglie di fatto descrivono la realtà italiana letta attraverso la storia di una associazione di genitori omosessuali, prima e unica in Italia.
- Margherita Graglia, psicologa psicoterapeuta, sulla base delle ricerche degli ultimi venti anni risponde alle domande frequenti sullo sviluppo psicologico dei bambini figli di omosessuali.
- Sara Lusso, neuropsichiatra infantile, spiega come le conoscenze scientifiche non possano da sole cambiare la percezione che la società ha dell’omosessualità, neanche all’interno dei Servizi, ma di come occorrano linguaggi nuovi e “una mente libera e curiosa di fronte a sé e all’altro da sé”.